Dossier vivisezione

Dossier vivisezione

"Molti vivisettori continuano ad affermare che ciò che fanno aiuta a salvare delle vite umane. Ma stanno mentendo. La verità è che gli esperimenti sugli animali uccidono le persone, e chi effettua esperimenti sugli animali è responsabile della morte di migliaia di uomini, donne e bambini ogni anno." -- Dott. Vernon Coleman, Royal Society of Medicine.



Con il termine 'vivisezione' si indica non solo la dissezione di un animale da vivo, ma ogni tipo di esperimento condotto su animali in laboratorio, per la ricerca di base o per i test di sostanze chimiche. La vivisezione, o sperimentazione animale che dir si voglia, viene praticata dalle industrie chimico-farmaceutiche, da laboratori specializzati che conducono test per conto terzi, da ditte che producono cosmetici, da laboratori per la ricerca di base pubblici e privati e da tutte le università a indirizzo biomedico.

I motivi per cui tale pratica suscita tanta avversità nell'opinione pubblica sono essenzialmente due:

  • inutilità scientifica e conseguente pericolosità per l'uomo dei risultati ottenuti sugli animali, nonché spreco di risorse che potrebbero essere usate per condurre una ricerca davvero scientifica;

  • sofferenza degli animali, a maggior ragione ingiustificabile in quanto svolta senza necessità e senza utilità alcuna.

Inutilità scientifica e spreco di risorse

Gli esperimenti sugli animali non solo non sono necessari, non solo non sono utili, ma sono, spesso, dannosi, perché portano a risultati fuorvianti, o inutili, che danno un falso senso di sicurezza per la successiva sperimentazione sull'uomo. Che, per legge, deve comunque esserci.

Come facciamo a sapere che un risultato trovato su una data specie animale è applicabile all'uomo? Semplice, proviamo la sostanza da sperimentare sull'uomo, e solo DOPO possiamo dire che quella specie, per quella determinata sostanza, si comporta in modo simile all'uomo. Così avviene.

Sperimentando su varie specie animali si trovano sempre risultati discordanti: come sapere A PRIORI, qual è la specie che, in quel caso, è la più simile all'uomo? Non è possibile.

Ad esempio, gli effetti tossici della diossina sono stati studiati su molte specie animali: per il porcellino d'India e il ratto, questa sostanza è MOLTO TOSSICA. Per il criceto è INNOCUA. Le altre specie danno risultati intermedi. Ebbene, da questi risultati, cosa possiamo dedurre per l'uomo? Sarà più simile al criceto o al porcellino d'India? NON SI SA, a priori. Solo dopo che l'uomo sarà venuto in contatto con questa sostanza, si potrà conoscere la risposta. Ma allora, i test su animali saranno stati inutili.

I veri progressi della medicina si sono sempre avuti grazie a osservazioni cliniche, a studi epidemiologici, a innovazioni tecnologiche (quali l'invenzione del microscopio, dei moderni strumenti di diagnosi, ecc.).

La critica scientifica

In questi ultimi anni sono stati pubblicati su varie riviste scientifiche internazionali alcuni articoli di critica esplicita alla sperimentazione su animali, il che significa che si inizia finalmente a mettere in dubbio questo "dogma" anche su questo genere di riviste.

Solo alcuni esempi:

"Dove sono le prove che la ricerca su animali sia utile per l'uomo?"

L'articolo è stato pubblicato nella rivista scientifica British Medical Journal, nel numero 328 del 28-2-2004. Nell'articolo gli autori affermano che gran parte delle ricerche condotte su animali per cure che dovrebbero essere applicate agli uomini, sono sprecate perché condotte in maniera inadeguata e perché non vengono valutate attraverso verifiche sistematiche.

Tra fine 2005 e inizio 2006, due delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, Nature e Scientific American, hanno pubblicato ciascuna un articolo sui metodi alternativi alla sperimentazione animale nei test di tossicità. Thomas Hartung, a capo dell'ECVAM (l'istituto fondato in seno all'Unione Europea per sovrintendere allo sviluppo e validazione dei metodi alternativi) dal 2002, afferma, nelle pagine di Nature, che i test di tossicità usati per decenni sono semplicemente "cattiva scienza" e che "ora abbiamo l'opportunità di ricominciare da zero e sviluppare test basati su evidenze reali, che siano davvero predittivi".

I ricercatori del Diabetes Research Institute dell'Università di Miami e del dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università di Stoccolma hanno pubblicato nel febbraio 2006 un articolo in cui affermano: "La nostra maggiore scoperta è che il tessuto pancreatico umano ha una struttura totalmente unica e ha una modalità di funzionamento diversa rispetto a quello dei roditori. Non possiamo più continuare a basarci su studi condotti su topi e ratti. È imperativo ora focalizzarci sui tessuti umani perché, alla fine, è l'unico modo che abbiamo per capire come funzionano."

Per saperne di più

La sofferenza degli animali

Vogliamo cercare di spiegare le atrocità che avvengono nei laboratori di vivisezione di tutto il mondo e la trascuratezza con cui gli esperimenti vengono effettuati, attraverso le parole di Michelle Rokke, un'attivista che ha lavorato per alcune settimane come infiltrata in HLS, un grosso laboratorio di vivisezione negli USA. Dalla sua esperienza, Michelle Rokke ha tratto un diario (disponibile anche in italiano), "I Diari di Michelle Rokke", in cui racconta quanto ha visto.

Ma non è solo in HLS che succedono queste cose, perché i laboratori di vivisezione, in ogni parte del mondo, sono gli stessi. Si fanno gli stessi test, ci sono lo stesso tipo di persone che ci lavorano. Non è verosimile che solo in HLS accada questo mentre in tutti gli altri laboratori del mondo, Italia compresa, i vivisettori siano persone ammodo che mai farebbero del male a un animale e che "ospitano" nelle condizioni più confortevoli animali di ogni specie, come loro vorrebbero farci credere. Non sta in piedi, non è possibile. Gli esperimenti che si fanno sono gli stessi dappertutto, e le regole, la prassi, il tipo di gabbie, sono sempre uguali, in ogni posto del mondo.

Citazioni da "I Diari di Michelle Rokke":

Ho guardato Yao durante un'esercitazione di chirurgia su una topolina anestetizzata. Ha applicato dei cateteri femorali su entrambi i lati e alla fine ha detto che doveva praticarle l'eutanasia e che si poteva- no seguire diversi metodi: usare il CO2, lussare una vertebra, oppure recidere un'arteria. Ha guardato l'orologio e ha detto che la lussazione delle vertebre era il modo più veloce, quindi ha tolto al topo la maschera dell'anestesia e le ha tirato la testa. Ha visto che respirava ancora e così ha ripetuto l'operazione. Ha fatto un terzo tentativo ma il topo ha continuato a respirare profondamente. Allora ha annunciato che avrebbe seguito un'altro metodo, e che quello sicuramente avrebbe funzionato. Ha preso un paio di grosse forbici. Ha squarciato il ventre della topolina e le ha reciso la colonna vertebrale. Poi ha infilato le forbici nella cavità toracica e ha cominciato a tagliare di qua e di là per recidere l'aorta. Ha messo giù le forbici insanguinate e ha detto che ora era morta.

Il cane che chiamo Joey è un tesoro. Ha delle unghie molto lunghe e una di quelle anteriori si è spezzata. Joey ha ancora l'abitudine di prepararsi al peggio quando metto le mani nella sua gabbia per prenderlo, ma adesso si fida di me e una volta in braccio si accoccola e preme la testa contro di me. Quando cerco di metterlo giù, si stringe forte contro di me, e quando alla fine lo rimetto nella gabbia se ne resta fermo lì, come se non sapesse che fare.

Ho tenuto fermi i maiali per i prelievi fino alle 16.30 e poi sono tornata alle 21 per l'ultima seduta: durante i prelievi i maiali urlano e tirano calci, soprattutto oggi perché il collo gli bruciava ed era pieno di lividi per le continue trafitture. Quando glielo si preme per fermare l'emorragia le loro urla sono così forti da essere intollerabili. I tecnici nella stanza fanno gesti di impazienza e gli urlano "Chiudi il becco". Non riesco neppure a immaginare il dolore che devono provare dopo essere stati fatti cadere sulla schiena e aver subito così tanti prelievi.

Ho assistito mentre somministravano le dosi a uno dei cani via sonda orale. Il cane non sopportava la presenza del tubo di gomma che gli veniva spinto nello stomaco attraverso la gola. Si contorceva e si divincolava e quando Irene gli ha iniettato con forza il materiale da testare nello stomaco si è alzato sulle zampe posteriori e ha cercato di liberarsi dalla stretta di Kathy, divincolandosi. Sebbene Kathy gli tenesse la bocca ben chiusa, dai lati gli usciva del liquido chiaro. Ho sentito Irene che diceva: "Questo non va. Devo ancora dargli il secondo liquido".

Per approfondimenti:

Cosa puoi fare tu

  • Informati sul portale antivivisezionista www.NoVivisezione.org

  • Non fare mai donazioni alle associazioni per la ricerca che finanziano anche esperimenti su animali:leggi come fare nella pagina della Campagna "Per una ricerca di base senza animali"

  • Partecipa alla raccolta firma per la campagna "Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa": leggi come fare nella pagina della Campagna

  • Ogni volta che si parla di sperimentazione animale in TV, alla radio o su un giornale o su una rivista, SCRIVI alla redazione, ringraziando se hanno detto cose veritiere, e protestando e informandoli su come stanno le cose davvero ogni volta che, come è più probabile, raccontano bugie. Non stancarti mai di farlo, continua, sempre, è più importante di quanto pensi.

  • Compra solo prodotti per l'igiene personale e cibi per animali cruelty-free, delle marche elencate sul sito www.consumoconsapevole.org Leggi l'elenco delle marche cruelty-free

  • Organizza una conferenza in una scuola superiore (dalla terza in su), o serale in qualche biblioteca o circolo. Contatta info@novivisezione.org per richiedere un relatore (è gratuito).

  • Richiedi materiale informativo da distribuire, trovi il catalogo sul sito www.agireoraedizioni.org

  • Usa meno farmaci che puoi, solo quando veramente necessario, non per il più banale malessere che passa anche da solo. Quando devi prendere un farmaco da banco, chiedi in farmacia se esiste il farmaco generico corripondente (è uguale identico) così non incrementerai la vivisezione per la produzione di nuovi farmaci.

  • Non dare il 5 per mille delle tue tasse alle università: TUTTE le facoltà ad indirizzo bio-medico praticano la vivisezione, a spese dei contribuenti, non dar loro ulteriori soldi con cui comprare roditori e altri animali da uccidere.

  • Se studi in facoltà biomediche scegli di fare obiezione di coscienza alla sperimentazione didattica su animali, è tuo diritto.

  • Adotta un animale salvato dai laboratori: roditori, conigli, a volte cani e gatti possono essere adottati, puoi trovare maggiori informazioni sul sito www.vitadatopi.net

Elenco delle campagne.

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