Notizia inserita il 7/01/2008
Dal 13 dicembre 2007 è in vigore il Trattato di Lisbona, esaminiamo le novità.
Il 13 dicembre, a Lisbona, i Capi di Stato e dei Governi dei paesi UE hanno firmato il nuovo Trattato dell'Unione Europea. In questo trattato è stato integrato anche il testo del Protocollo relativo alla protezione e al benessere degli animali, originariamente un allegato al Trattato di Amsterdam. In base a quest'articolo, l'Unione Europea e i suoi Stati Membri dovranno avere massimo riguardo verso le necessità degli animali formulando e migliorando le relative politiche, in modo particolare nei settori dell'agricoltura e della ricerca.
L'Eurogroup for Animal Welfare - un gruppo congiunto di attivisti di vari paesi, che ha l'obiettivo di portare avanti iniziative per il benessere animale all'interno dell'UE - dichiara di ritenere questo passo necessario per una migliore protezione degli animali in Europa, e di ritenere positivo il Trattato di Lisbona anche per altri aspetti, che renderanno il processo decisionale nell'Unione Europea più chiaro e trasparente. Le preoccupazioni dei cittadini avranno maggior ascolto nell'UE, ci saranno poteri maggiori per il parlamento europeo e per quelli nazionali, e sarà maggiore il riconoscimento delle petizioni proposte dai cittadini. Quindi, l'UE dovrà dare maggiore attenzione alle sempre maggiori preoccupazioni dei suoi cittadini riguardo la protezione degli animali.
Chiaramente, non si tratta di una "rivoluzione", perché gli animali continueranno a essere mangiati come prima, e usati nei laboratori di vivisezione come prima, o nei circhi, o negli zoo, ecc., però le dichiarazioni di principio contenute nel nuovo Trattato potranno essere sfruttate per future iniziative di legge che siano più restrittive e creino maggiori problemi (logistici e quindi economici) a chi sfrutta gli animali.
Riportiamo qui il testo integrale di un dossier dell'Eurogroup for Animal Welfare pubblicato nel novembre 2007 che descrive i principali punti di interesse del Trattato di Lisbona dal punto di vista dei diritti animali e dell'attivismo.
Al meeting informale dei Capi di Stato e dei Governi, tenutosi a Lisbona il 18-19 ottobre , i leader europei hanno raggiunto un accordo politico sul nuovo "Trattato di Riforma" (o Trattato di Lisbona). Si tratta nel complesso di un buon Trattato considerando il contesto alquanto complicato. Sebbene alcuni provvedimenti simbolici della Costituzione siano andati persi, gran parte della sua sostanza rimane.
Questa relazione ha lo scopo di presentare gli elementi più importanti che possono influenzare il lavoro di una ONG come l'Europgroup e la sua rete. In breve, il Trattato di Lisbona, come il progetto Costituzionale, fornisce un miglior riconoscimento all'importanza del benessere animale nelle politiche UE. Rende il lavoro di lobby verso le istituzioni UE e gli Stati Membri più necessario che mai (il che significherà un maggiore lavoro per l'Eurogroup a Bruxelles, con il sostegno dei Membri a livello nazionale). Offre inoltre maggiori possibilità per le azioni dei cittadini UE (che possono aiutare le azioni dei membri dell'Eurogroup).
Il Benessere Animale
(similare al progetto Costituzionale)
Come nel progetto per una costituzione per l'Europa (che ha avuto vita breve), il testo del Protocollo sulla protezione e benessere degli animali allegato al Trattato di Amsterdam (1997) diventa una parte integrante del nuovo Trattato. Sarà l'articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, sotto il Titolo II "provvedimenti aventi applicazione generale":
"Nel formulare e implementare le politiche sull'agricoltura, pesca, trasporti, mercato interno e ricerca, l'Unione e gli Stati Membri devono, poiché gli animali sono esseri senzienti, porre attenzione totale alle necessità degli animali, sempre rispettando i provvedimenti amministrativi e legislativi degli Stati Membri relativi in particolare ai riti religiosi, tradizioni culturali ed eredità regionali."
La presenza di quest'articolo nel Trattato all'interno dell'articolo sul Funzionamento dell'Unione Europea ha un'importanza simbolica (riconosciuti come "esseri senzienti", gli animali non possono essere più considerati alla stregua di oggetti o prodotti) ed un aspetto più concreto (la necessità per l'UE e gli Stati Membri di fare attenzione al benessere animale in diverse aree chiave).
Sebbene non garantisca che il benessere animale verrà sistematicamente preso in considerazione dall'UE, né che sarà una base legale per le misure relative al benessere animale (poiché è solo un "provvedimento avente applicazione generale"), l'articolo può facilitare il ruolo delle organizzazioni che si occupano di animali e del loro benessere nell'attuare pressioni sull'UE per sviluppare politiche al riguardo. L'articolo fornisce una buona argomentazione per le organizzazioni che si occupano di benessere animale per spingere la Commissione ad effettuare una determinazione dell'impatto sul benessere animale prima di adottare qualsiasi nuova politica, per esempio nel campo della ricerca.
Parlamento e Consiglio: Conseguenze per il Lobbying
Maggiori poteri al Parlamento Europeo
(Simile al progetto Costituzionale)
Con il Trattato di Lisbona, la procedura di co-decisione, che conferisce lo stesso potere al Parlamento e al Consiglio, diventerà la "procedura legislativa ordinaria" estesa a gran parte delle aree delle politiche UE. In base al Trattato di Riforma questa procedura si occuperà "dell'organizzazione comune dei mercati agricoli" e "degli altri provvedimenti necessari per il conseguimento degli obiettivi della politica agricola e ittica comune".
Ciò significa che gran parte delle decisioni inerenti l'agricoltura dovranno essere prese in co-decisione. Solamente, "le misure relative alla determinazione dei prezzi, agli aiuti e alle limitazioni quantitative e sul collocamento delle opportunità di pesca" saranno decise in base a una procedura di consultazione (che dà molto meno potere al Parlamento).
Riguardo al budget, il Parlamento attualmente si trova nelle stesse condizioni del Consiglio su tutti i vari budget (la differenza tra spese "obbligatorie" e "non obbligatorie" scompare). Il Parlamento eleggerà anche il Presidente della Commissione Europea.
Fare lobby presso i parlamentari europei (MEP) sarà ancora più importante, poiché avranno sempre più potere sulla grande maggioranza dei dossier sull'agricoltura (circa il 95%) e sui budget, inclusi quelli relativi all'agricoltura.
La riorganizzazione dei poteri del Consiglio
(Simile al progetto Costituzionale)
Il Consiglio avrà un presidente a tempo pieno eletto per due anni e mezzo dagli Stati Membri. Questo/a presiederà i meeting dell'European Council ed avrà principalmente un ruolo amministrativo. Tuttavia, il sistema di rotazione delle presidenze non sarà completamente rimpiazzato poiché rimarrà per la preparazione e la presidenza di gran parte dei meeting del Cobsiglio dei Ministri (inclusi Agricoltura e Ambiente). La Presidenza del Consiglio sarà gestita da gruppi predeterminati di tre Stati Membri aventi un programma comune di 18 mesi. Ogni Stato Membro assumerà la presidenza per 6 mesi.
Procedura di voto
(Simile al progetto Costituzionale)
A partire dal 1 Novembre 2014, il metodo di voto a maggioranza qualificata (QMV), che viene applicato a gran parte dei dossier (incluse gran parte delle problematiche agricole) sarà definito come almeno il 55% dei membri del Consiglio, comprendendo almeno quindici di questi e rappresentando gli Stati Membri comprendenti almeno il 65% della popolazione dell'Unione. Questo "sistema a maggioranza doppia" è più chiaro dell'attuale sistema (50% o 67% degli Stati Membri, 74% dei voti degli Stati Membri nel Consiglio e il 62% della loro popolazione).
Minoranza bloccante
Una minoranza bloccante deve includere almeno 4 membri del Consiglio rappresentanti più del 35% della popolazione degli Stati Membri partecipanti. Questo punto è una garanzia data ai "piccoli" paesi affinché i "grandi" paesi non possano garantirsi sempre una maggioranza qualificata da soli.
Inoltre, il "compromesso di Ionnina" permetterà agli Stati Membri di formare il 75% di una minoranza bloccante (es. tre Stati Membri rappresentanti 26.25% della popolazione), per chiedere al Consiglio di ritardare il voto e provare a cercare un più ampio supporto per una decisione, in un tempo ragionevole entro i termini stabiliti. Dopo il 2017, questo veto ritardante sarà più facilmente utilizzabile.
Più potere ai cittadini: conseguenze per le campagne in Europa
Parlamenti nazionali
Il nuovo Trattato di riforma dà ai Parlamenti nazionali una voce diretta nel processo decisionale legislativo dell'UE. Entro otto settimane dal lancio di un progetto di legge, da un terzo alla metà dei Parlamenti nazionali (a seconda della procedura sotto cui viene presentata il progetto di legge) può presentare un parere motivato noto come "reasoned opinion" richiedendo una revisione della proposta, sulle basi di una minaccia del principio sussidiario. Sotto la procedura legislativa ordinaria (co-decisione), questo parere motivato deve ottenere il sostegno del 55% degli Stati Membri e/o la maggioranza dei MEP per poter richiedere la revisione.
Maggiore apertura e trasparenza
(Simile al progetto Costituzionale)
Il principio di dialogo con la società civile è stato incluso nel Trattato. Dunque, le istituzioni devono "fornire ai cittadini e alle associazioni rappresentative l'opportunità di far conoscere e scambiare pubblicamente i loro punti di vista in tutte le aree d'azione dell'Unione" e mantenere un "dialogo aperto, trasparente e regolare con le associazioni rappresentaitive e la società civile".
La Commissione è obbligata a svolgere ampie consultazioni con le parti interessate al fine di assicurare che le azioni dell'Unione siano coerenti e trasparenti.
Il Trattato di Lisbona dichiara altresì che "il Consiglio deve conferire in pubblico quando delibera e vota un progetto di legge".
Il potere di petizione per i cittadini
(Simile al progetto Costituzionale)
Sebbene la Commissione Europea abbia il monopolio dell'iniziativa legislativa, le petizioni dei cittadini sono ufficialmente riconosciute. Una petizione firmata da più di un milione di cittadini proveniente da diversi Stati Membri può invitare la Commissione a presentare "una proposta appropriata", purché questo sia "richiesto allo scopo d'implementare i trattati".
Conclusioni
L'Eurogroup può ritenersi soddisfatto dei maggiori poteri del Parlamento, in particolare nel campo dell'Agricoltura. Tuttavia, questo è compensato da molte garanzie date ai (piccoli) Stati Membri nel Consiglio. Ciò significa che sarà sempre più importante avere una vera lobby in tutta Europa per assicurare le decisioni a livello del Consiglio. Non possiamo più contare sullo sviluppo di speciali relazioni con i "grandi" e potenti Stati Membri.
L'Eurogroup dovrà avere contatti con ognuno degli Stati Membri dell'UE. Il nuovo Trattato è formalmente firmato a Lisbona il 13 dicembre. Dovrà poi essere ratificato da tutti gli Stati Membri dell'UE per entrare in vigore, preferibilmente prima dell'elezione del nuovo Parlamento Europeo nel giugno 2009. Gli Stati Membri dell'UE auspicano che il Trattato entri in vigore dal 1 gennaio 2009, tuttavia non si sa niente di certo. La ratificazione da parte di ogni Stato Membro nel 2008 sarà accompagnata probabilmente da un feroce dibattito nei parlamenti nazionali e dovrà affrontare ostacoli in alcuni paesi (un referendum in Irlanda, approvazione da parte dei 3/5 dei parlamenti nella Repubblica Ceca).
Fonte:
Eurogroup for animal welfare, The new Reform Treaty, Novembre 2007
Articolo originale: Nuovo Trattato dell'Unione Europea più rispettoso degli animali
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