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Dall'8 al 24 settembre si terrà presso la Sala Leonardo di Palazzo Gopcevic (via Rossini, 4 - sul canale di Ponterosso) la mostra fotografica di Erich Lessing dal titolo "A cinquant'anni dalla repressione sovietica - Budapest 1956. La rivoluzione".
Si tratta di oltre un centinaio di immagini d'epoca, opera di un noto fotografo di origine viennese, affermatosi peraltro prima come fotoreporter di guerra al seguito dell'esercito inglese durante la Seconda guerra mondiale, e poi lavorando per i principali giornali e riviste del dopoguerra. In tale veste ebbe a seguire anche i tragici avvenimenti della rivolta ungherese del 1956, ricevendo per questo significativo e difficile lavoro importanti riconoscimenti internazionali.
La mostra - curata da "Ultreya" di Milano - può essere considerata praticamente quasi inedita in Italia, essendo apparsa finora solo in occasione del recente "Meeting per l'Amicizia fra i popoli" di Rimini, ed essendo pertanto il Gopcevic la prima sede museale e "istituzionale" a ospitarla.
"Ed è proprio in questo modo, presentando questa interessante e oltremodo realistica mostra documentaria nelle prestigiose sale di Palazzo Gopcevic - ha detto l'Assessore comunale alla Cultura e Comunicazione Massimo Greco, presentando l'iniziativa assieme al Direttore dell'Area Cultura Marina Dotto e al Direttore dei Civici Musei di Storia e Arte Adriano Dugulin - che la città di Trieste intende dare il suo memore contributo per ricordare quel terribile momento della storia ungherese ed europea, rendendo nel contempo onore alle tante vittime di quelle sanguinose ed eroiche giornate."
"Budapest 1956", dove non mancano emblematiche "foto-icona" della tragedia magiara, come quella dello sfortunato capo del governo comunista-riformatore Imre Nagy o quella dell'eroico Cardinale Jozsef Mindszenty, accanto a vari reperti e manifesti dell'epoca, rimarrà aperta fino a domenica 24 settembre, con orario quotidiano, feriale e festivo, dalle ore 9 alle 19, e ingresso libero.
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