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A partire da venerdì 10 marzo si terranno presso la Casa della Musica di Trieste, in via dei Capitelli 3 una serie di incontri finalizzati a far conoscere la cultura e la storia dei Paesi dell'Europa sud-orientale.
Tutti gli incontri, il cui calendario dettagliato è riportato a seguire, sono ad offerta libera, tranne il concerto dei Kapsamun per il quale è fissato un prezzo di ingresso di 8 Euro.
VENERDI' 10 MARZO 2006 - ORE 20:30
Whose is this song? - di chi è questa canzone?
documentario di Adela Peeva, Adela Media
Sofia, Bulgaria (2003)
versione in lingue originali con sottotitoli in inglese
L'autrice compie un viaggio attraverso la Turchia, Grecia, Macedonia,
Albania, Bosnia, Serbia e Bulgaria alla ricerca delle origini di una canzone
popolare. Il viaggio riserva momenti intrisi di umorismo, tensione, sorpresa
visto che gli abitanti dei diversi paesi rivendicano quella canzone come
loro e forniscono elaborate storie per descriverne l'origine. La canzone
assume di volta in volta tonalità e contenuti diversi: da canzone d'amore
diviene inno religioso o patriottico, perfino marcia militare; diviene così
una metafora di una regione segnata da memorie storiche lacerate, odi
interetnici o religiosi.
Il documentario ha ottenuto premi e riconoscimenti in più di venti festival
cinematografici internazionali.
SABATO 11 MARZO 2006 - ORE 20:30
Fisarmonicisti
documentario di Dusan Moravec e Leon Matek
Tv Slovenia E-motion film e SKUC
Ljubliana, Slovenia (2005)
versione in lingua originale con sottotitoli in inglese
Duo Leonzminko
concerto
Il documentario illustra le storie di vita di sei famosi fisarmonicisti sloveni, che utilizzano lo strumento per comunicare messaggi culturali e stili musicali molto diversi (dalla musica popolare a quella contemporanea, dalla musica per il cinema alla musica classica, fino alle contaminazioni con la world-music e la musica elettronica). Attraverso la musica, i sei musicisti esprimono la loro filosofia di vita. Il film, partendo quindi dalla musica, diviene testimonianza poetica ed esistenziale.
La proiezione del documentario verrà seguita dal concerto del duo "Leonz-Minko" formato da Leon Matek, co-autore del film e musicista lui stesso, e dalla fisarmonicista Hazemina "Minka" Donlic. Quest'ultima, nativa della Bosnia Erzegovina, giunta in Slovenia nel 1992 con lo scoppio della guerra, riversa nella sua musica i ritmi del Paese d'origine, le tradizionali sevdalinche, unite alle melodie sefardite e rom della tradizione multiculturale bosniaca.
VENERDI' 17 MARZO 2006 - ORE 20:30
Pretty Diana
Unmik Titanic
due documentari di Boris Mitic
Dribbling Pictures
Belgrado, Serbia (2004)
versione in lingua originale con sottotitoli in italiano
Nelle periferie di Belgrado, gli appartenenti ad una comunità di Rom
sfollati dal Kosovo si muovono a bordo di autovetture da loro stessi
prodotte riciclando ed assemblando rottami di vecchie Citroen 2CV e Dyana
con altro materiale di rifiuto. Il regista segue con impareggiabile ironia e
senso dell'umorismo le alchimie meccaniche dei protagonisti, ma anche le
loro difficoltà con la polizia locale che non trova le autovetture
altrettanto divertenti..
Il secondo documentario segue i preparativi e lo svolgimento della festa di
Capodanno da parte dell'ultimo gruppo di serbi ancora residenti del
capoluogo del Kosovo, Pristina, nell'unico edificio-bunker ancora da loro
abitato. Il documentario è un'ironica metafora del fallimento della missione
di pace condotta dalla comunità internazionale.
La colonna sonora dei due documentari include brani dei più famosi esponenti
della etno-world music serba, come Boris Kovac e la Boban Markovic Brass
Orchestra.
I due documentari sono stati selezionati da più di una cinquantina di
festival cinematografici internazionali, ottenendo numerosi premi e
riconoscimenti.
La repubblica delle trombe
documentario di Stefano Missio e Alessandro Gori
il documentario.it, Italia/Serbia (2005)
versione originale in lingua serba con sottotitoli in italiano
Gvozden Rosic, capo orchestra di un gruppo di suonatori in un piccolo paesino agricolo nel cuore della Serbia, si prepara alla più grande competizione di ottoni d'Europa, il Sabor di Guca. Usata per suonare l'attacco in guerra, la tromba ha perso la sua valenza militare ed è diventata parte integrante della vita del popolo serbo: viene suonata per la nascita di un bambino, per l'inaugurazione delle nuove case fino ad accompagnare il morto nel suo ultimo viaggio. Narrando i preparativi e lo svolgimento del festival, gli autori gettando uno sguardo sulla vita politica e sociale della Serbia, ancora scossa dalle tragedie degli anni '90.
MERCOLEDI' 22 MARZO 2006 - ORE 20:30
Dervisci
documentario di Arco Petrovski
Vardar Film
Skopje, Macedonia (1955)
versione originale in lingua macedone con sottotitoli in inglese
Il saluto della primavera
documentario di Trajce Popov
Vardar Film
Kosovo/Macedonia (1969)
versione originale in lingua macedone con traduzione simultanea in italiano
Gli innamorati di Dio
documentario di Dan Alexe
Vivi-Film
Bruxelles, Belgio/Macedonia (1998)
versione originale in lingua macedone con sottotitoli in inglese
I tre documentari hanno come protagonisti le comunità dell'ordine musulmano
dei dervisci Rufai presenti nei Balcani. Caratteristici di quest'Ordine sufi
sono i rituali religiosi di preghiera e celebrazioni durante i quali i
partecipanti entrano in uno stato di trance attraverso l'invocazione
ripetitiva di Allah, i movimenti ritmici del corpo e tecniche particolari di
respirazione. La trance viene usata per praticare gesti di
automortificazione corporale come il trafiggersi diverse parti del corpo con
lame e lunghi spilloni, senza che venga avvertito dolore o perdita di
sangue; fatto che viene spiegato dagli appartenenti all'Ordine con
l'annullamento della presenza terrena ed il contatto con quella divina.
I primi due cortometraggi sono stati girati rispettivamente a Skopje
(Macedonia) nel 1955 e a Pizren (Kosovo) nel 1969. Il terzo documentario è
più recente ed illustra i conflitti tra due leader spirituali dell'Ordine,
che ambedue rivendicano l'esclusivo diritto a condurre rituale per le
celebrazioni nel Nevruz (primo giorno di primavera) in cui le mortificazioni
fisiche hanno luogo.
Il documentario si avvale anche della straordinaria presenza musicale della
principale orchestra di ottoni rom macedoni, la Kocani Orchestra.
Grand Prix ai Festival Cinematografici di Amsterdam nel 1998 e di Parigi e
Clemont-Ferrand nel 1999.
SABATO 25 MARZO 2006 - ORE 16:00
Adak
Bektashi
due documentari di antropologia visuale di Elizabeta Koneska e Robert
Jankuloski
Skopje, Macedonia (2005)
versioni in lingua originale con sottotitoli in inglese
incontro con Elizabeta Koneska, etnologa al Museo Nazionale di Skopje, Macedonia
I due documentari sono frutto della collaborazione tra Elizabeta Koneska,
etnologa al Museo Nazionale di Skopje (Macedonia) e tra la principali
studiose mondiali dell'eredità culturale ottomana nei Balcani, e Robert
Jankuloski, fotografo e regista cinematografico, direttore del centro
nazionale di fotografia della Repubblica di Macedonia.
Il primo documentario riguarda la popolazione degli Yuruk, una minoranza
etnica della Macedonia di pastori parlanti un idioma arcaico turco, che
vivono in alcuni villaggi di montagna nella parte centro-orientale del
Paese. Le condizioni di isolamento geografico e sociale in cui hanno vissuto
dopo il loro insediamento in Macedonia nel XVI secolo provenienti da regioni
dell'Asia centrale e dell'Anatolia, hanno favorito la conservazione di
sistemi di vita ed usanze estremamente arcaiche.
Il secondo documentario tratta di una comunità di villaggi rurali del centro della Macedonia abitati da dervisci di etnia turca appartenenti all'ordine sufi dei Bektashi. Il documentario rivela alcune caratteristiche fondamentali della loro vita sociale e religiosa quali il culto delle tombe dei loro antichi sceicchi e la celebrazione dell'Ashura, commemorativa della morte dell'Imam Husein a Kerbala.
VENERDI' 31 MARZO 2006 - ORE 21:00
Kapsamun
concerto di etno-jazz albanese
Kosovo/Svizzera
Kapsamum è un originale progetto musicale nato a Basilea (Svizzera) dall'incontro tra musicisti albanesi originari del Kosovo e musicisti della Svizzera tedesca. La musica dei Kapsamum fonde le melodie della tradizione musicale albanese del Kosovo con composizioni e ritmi originali jazz segnati anche da influenze centro-europee (klezmer) e medio-orientali. Il frutto di questi incroci musicali colloca la musica dei Kapsamum tra l'etno-jazz e la world music e costituisce un invito al dialogo e alla comunicazione interculturale.
Testi tratti dalla brochure della manifestazione
PER INFORMAZIONI:
Mediterraneo Folk Club Trieste
tel: 347 2513879 - 349 4623522
e-mail: medfolkclub@hotmail.com
Unione dei Circoli Culturali Sloveni
tel: 040 635626
fax: 040 635628
e-mail: trst@zskd.org
Casa della Musica / Scuola di Musica 55
tel: 040 307309
e-mail: info@scuoladimusica55.it
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