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Martedì 16 maggio, alle ore 21:05 al teatro Miela, lo scrittore triestino Claudio Magris presenta il collega spagnolo Enrique Vila-Matas nel corso di una serata ad ingresso libero dal suggestivo titolo "Cena letteraria con zuppa di parole", compresa nell'ambito della manifestazioni indette in occasione dei festeggiamenti per il compleanno del musicista Erik Satie.
Dal sito del teatro:
Per la prima volta a Trieste lo scrittore Enrique Vila - Matas, uno dei più importanti scrittori spagnoli della sua generazione, tradotto in moltissime lingue, autore di un'opera originale, citazionista, ironica, raffinata nonché numericamente rilevante che comprende romanzi, racconti e raccolte di saggi e articoli. Pluripremiato oltre che nel suo paese, tra gli altri col Ròmulo Gallegos il premio più importante per gli autori di lingua spagnola, in Portogallo e in Francia, Vila-Matas è meno conosciuto in Italia anche se Feltrinelli nel 2005 ha pubblicato il romanzo "Il mal di Montano" dopo aver pubblicato nel 2002 il bellissimo "Bartleby e compagnia" e si sta apprestando a pubblicare due nuove opere.
Vila Matas è un appassionato della musica di Satie e inoltre in varie sue
opere, ma soprattutto in "Storia della letteratura portatile", ha
trattato ill tema di Odradek.
"... Non credo nella convenzione chiamata realtà e dubito di tutto ciò che
vedo. Dubito del concetto di identità. "Mi chiamo Erìk Satie, come tutti":
questa frase per me significa che essere Satie è irripetibile, è trovare un
modo di annullarsi in un anonimato che si desidera, dove l'unico è attributo
di tutti"
Nell'incontro al Teatro Miela Vila-Matas leggerà un suo recente testo su Melville dove collega l'odradek di Kafka con Bartleby e Moby Dick.
L'atteso incontro tra lo scrittore Enrique Vila-Matas e Claudio Magris è stato annullato per indisposizione dello scrittore spagnolo (purtroppo è stato ricoverato in ospedale).
In alternativa alle ore 22.00 verrà proiettato il film horror koreano
ACACIA di Park Ki-hyung, 2003, vers. orig., sott. inglesi, segnato dalla
melodia, qui usata in chiave solitaria e sinistra, della prima e quarta
Gnossienne di Erik Satie.
Ingresso libero.
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