Notizia inserita il 17/01/2010
SUSANNA TAMARO ALLA LIBERIA LOVAT DI TRIESTE
Martedì 19 gennaio alle 18 l'autrice triestina presenta "Il grande Albero"
Susanna Tamaro torna nella "sua" Trieste. Ma questa volta non visiterà solo i luoghi della sua prima giovinezza e quelli dove vivono i suoi familiari ed amici. Questa volta conoscerà un luogo per lei nuovo: la Libreria Lovat di Viale XX Settembre (al terzo piano dello stabile Oviesse), dove martedì 19 gennaio alle 18 presenterà il suo ultimo libro "Il grande albero", pubblicato da Salani nell'ottobre 2009, dialogando con un altro scrittore triestino: Pino Rovededo.
Si tratta di una fiaba moderna, insolita e garbata, scritta per i ragazzi ma anche per gli adulti, che sottolinea l'importanza degli affetti familiari e della solidarietà. Perché l'abete che dà il titolo al romanzo, con la sua vita plurisecolare, è testimone del susseguirsi delle stagioni ma anche delle generazioni, osserva veloci scoiattoli e stupide guerre, maestosi cervi e uomini umili... vede la società trasformarsi da agricola e industriale ... E all'improvviso vede anche Piazza San Pietro, dove è stato portato per divenire addobbo natalizio.
Ma uno scoiattolo che vive tra le sue fronde, farà il possibile per salvarlo da questo triste destino e tornare insieme a lui nel bosco.
E proprio in Piazza San Pietro farà un incontro davvero straordinario... che stupisce ed emoziona i lettori proprio come l'autrice afferma di essersi emozionata nel descriverlo.
Ma è tutta la genesi del libro ad essere emozionante, secondo Tamaro. Ecco come lei stessa la descrive: "Da dieci anni covavo una grande inquietudine. L'inquietudine che mi prende quando sento che nella mia testa c'è un libro ma non riesco ad afferrarlo, a metterlo a fuoco. Ho sempre desiderato scrivere un altro libro per bambini, una fiaba importante, di quelle la cui memoria non passa dopo un paio di stagioni, ma resta sempre presente perché è riuscita a toccare le corde più profonde del lettore.
Volerlo, è una cosa, ma riuscire a farlo è una cosa molto diversa. Ci vuole il dono di un'ispirazione quasi magica per mettere insieme tutti gli ingredienti necessari - ironia, commozione, poesia, suspence - in grado di rendere un libro indimenticabile.
Dopo dieci anni di tentativi, avevo praticamente rinunciato. Con le mie sole forze, non ero in grado di farlo. Poi, un giorno di pioggia, durante una vacanza sulle Alpi, ho fatto una passeggiata e, davanti a me, nel bel mezzo di una radura, è comparso il Grande Albero e mi ha parlato. Prima di sera si sono delineati tutti gli altri personaggi e il giorno dopo, di getto, ho cominciato a scrivere quella storia che per tanti anni avevo desiderato.
Il Grande Albero è una fiaba che, con il suo essere in controtendenza, parla proprio alla solitudine di questi tempi. E' una fiaba sull'amore, sul coraggio, sulla speranza e che sicuramente è in grado di conquistare il cuore di un grandissimo numero di lettori adulti".
"Solo oggi - dice uno dei personaggi del libro - ho aperto gli occhi, solo oggi, all'improvviso, ho capito: questo albero siamo noi! Questo albero senza più radici è la rappresentazione della nostra vita (...) Senza radici non c'è nutrimento e senza nutrimenti non c'è vera vita"...
Nata a Trieste nel 1957, ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia, diplomandosi in regia. Per dieci anni ha lavorato per la televisione, realizzando documentari scientifici. È una delle scrittrici italiane più conosciute e amate in tutto il mondo. Ha pubblicato romanzi per adulti di straordinario successo di pubblico: La testa fra le nuvole (1989), Per voce sola (1991), Va' dove ti porta il cuore (1994), Anima Mundi (1997), Cara Mathilda (2001), Rispondimi (2001), Fuori (2003), Ascolta la mia voce (2006), Baita dei pini (2007), Luisito (2008). A questi si affiancano anche delle narrazioni per ragazzi:
Tutti gli eventi e comunicati della sezione 'Libri, Arte e Cultura'.