Notizia inserita il 25/09/2011
Presentato il nuovo libro "La Grande svolta" di Edda Vidiz e Renzo Arcon, quarto Quaderno della collana "Palcoscenico triestino" realizzata dal Comitato Promotore della Cultura Giuliana. Contiene notizie storiche, documenti inediti e, allegato, un filmato rievocativo con Andrea Binetti nelle vesti di Ugone di Duino, grande "mediatore" della dedizione di Trieste al duca Leopoldo d'Austria.
E' stato presentato presso la Sala Azzurra del Consiglio Regionale a Trieste, alla presenza del Presidente della Commissione cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Piero Camber e degli autori Edda Vidiz e Renzo Arcon, il volume "La Grande Svolta della dedizione di Trieste al Duca Leopoldo d'Austria", al quale è allegato il dvd dell'omonimo filmato storico in costume relativo agli eventi che portarono alla "svolta", girato quasi interamente nel Castello di Duino grazie alla cortese ospitalità dei Principi della Torre e Tasso. Un filmato che ripercorre, in maniera viva e attraverso i dialoghi dei personaggi storici nei loro antichi costumi locali, i principali momenti della vicenda che portò Leopoldo III d'Asburgo, Duca d'Austria, a diventare il "Signore di Trieste".
Questo nuovo "Quaderno" - esordisce Piero Camber - si occupa del XIV secolo a Trieste, argomento delicato e variamente inteso dagli storici delle nostre terre. Infatti, non c'è avvenimento del passato che abbia diviso così nettamente gli studiosi in campi opposti: "austriacanti" e "nazionalisti". C'è del vero in entrambe le posizioni che si ritrovano nell'animo di quegli uomini che la cosiddetta "Dedizione di Trieste al Duca Leopoldo d'Austria" l'hanno voluta e siglata, nei loro pensieri e sentimenti, già allora opposti in ciascuno di essi. E così Edda Vidiz e Renzo Arcon, con la loro usuale maestria, hanno voluto presentare in questo loro ultimo lavoro non solo i dati storici più significativi ma anche le vicissitudini "di contorno" che hanno portato il libero comune di Trieste ad una scelta inevitabile, lasciando così al lettore la gratificazione di arrivare ad una propria personale opinione del fatto.
Piero Camber ha voluto inoltre ricordare che Edda Vidiz è stata nominata di recente componente del "Comitato regionale per la valorizzazione dei dialetti di origine veneta parlati nella regione Friuli Venezia Giulia" istituito con la legge regionale 5 del 17 febbraio 2010. Poiché il contributo regionale di 80.000 euro annui decorre dal presente anno, i pubblici e privati interessati sono invitati a presentare domanda per l'anno in corso entro i primi 15 giorni dalla pubblicazione del relativo regolamento sul Bollettino Ufficiale della Regione mentre, per gli anni a venire, entro il 31 gennaio di ogni anno.
"Il Medioevo - ha spiegato il coautore Renzo Arcon - che certo romanticismo ha riproposto nei suoi colori foschi o esaltanti, è forse l'epoca che più ci attrae perché avvolta da un immaginario fatto di racconti, romanzi, film e vecchie mura ancora presenti nelle nostre città. Ma del medioevo se ne sa, in genere, assai poco. Perché, infatti, tutti conosciamo Riccardo Cuor di Leone e Carlo Magno ma di Giroldo Rubeo e di Corvo Bonomo cosa ne sappiamo?... Non fecero grandi imprese, è vero, però tennero fuori delle mura di Tergeste i potenti veneziani per più di un anno arrendendosi non per mancanza di valore ma per fame, pur correndo il basso Friuli seminando il terrore e difendendo la loro libertà col loro sangue. Di questi uomini si potrà leggere dei tempi nei quali vissero e di cosa potevano vedere e sapere, di come si governavano e di come parlavano e vivevano. Scriviamo della loro città che è diventata la nostra. Al di là della fantasticheria dei romanzieri d'età romantica, incontreremo questi uomini e queste donne della Tergeste medievale nella loro realtà d'ogni giorno".
«Per una migliore comprensione di questa basilare "svolta" nella storia di Trieste - ha aggiunto la regista Edda Vidiz - è stato prodotto questo film realizzato con la partecipazione di un cast di oltre 70 persone tra attori e figuranti in costumi tergestini d'epoca, che portano sullo schermo personaggi e vicende reali e attinenti alle ricerche storiche effettuate sui documenti conservati presso l'Archivio Diplomatico della Biblioteca Civica di Trieste.» La sceneggiatura del film è stata realizzata a quattro mani con Renzo Arcon, il quale divide l'onere del "primo piano" con Andrea Binetti. Altre peculiarità di questo lavoro - ha proseguito la Presidente del Comitato Promotore della Cultura Giuliana e fondatrice dell'Associazione Tredici Casade - è la colonna musicale tratta dai CD prodotti dalla Tredici Casade sulla base delle ricerche storiche del Mo Pino Botta. Nell'anno della celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia non a caso Edda Vidiz e Renzo Arcon, ricostruendo, il più fedelmente possibile, la situazione politico-sociale della Trieste del 1382, presentano un libero Comune medievale con le sue certezze, i suoi dubbi e i suoi affetti in un momento di svolta della storia della città, in quell'anno che vide Trieste darsi in dedizione al duca d'Austria. Argomento, questo, assai dibattuto dalla storiografia locale che vi lesse l'inizio delle fortune dell'emporio ottocentesco o, all'opposto, il primo atto di un'usurpazione durata secoli e conclusasi con la fine della prima Guerra Mondiale.
Il volume con dvd allegato "La Grande Svolta" della dedizione di Trieste al Duca Leopoldo d'Austria a cura di Edda Vidiz e Renzo Arcon è il quarto "quaderno" uscito per la collana "Palcoscenico triestino", realizzata dal Comitato Promotore della Cultura Giuliana con il contributo dell'Assessorato alla Cultura, Sport, Relazioni internazionali e comunitarie della Regione Friuli Venezia Giulia, il patrocinio del Comune di Trieste e la collaborazione dell'Associazione Tredici Casade, la collana è pubblicata da Luglio Editore. Volumi comprendenti spettacoli teatrali andati in scena negli ultimi anni a Trieste e che, oltre a interessanti copioni e spartiti musicali, includono notizie storiche, documenti inediti, biografie, CD o, come in questo caso, DVD e quant'altro può stimolare il lettore ad approfondire la conoscenza del contesto storico in cui si svolge l'opera. In "palcoscenico" quindi non una semplice rappresentazione teatrale ma la città di Trieste con tutti i suoi vizi e virtù.
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