Notizia inserita il 09/07/2015
La Trieste alla vigilia dello scoppio della Grande Guerra vive con straordinaria intensità anche la stagione del cinema muto, tributando una trionfale accoglienza ai primi grandi lungometraggi: da "Quo vadis", a "Gli ultimi giorni di Pompei", a "Cabiria". Nella città in cui comincia a fiorire una ricca ed articolata programmazione cinematografica, alla proiezione dei fortunati lungometraggi delle origini vengono normalmente riservate le maggiori sale teatrali cittadine.
È il caso del Teatro Fenice, dove, tra la fine di giugno ed i primi di agosto del 1913, alle proiezioni del film Quo vadis (due nei giorni feriali e tre nei giorni festivi) assistono quasi cinquantamila spettatori. Pochi mesi più tardi, 'va in scena' al Teatro Cinema Excelsior la prima triestina di Gli ultimi giorni di Pompei. Nel 1914, al Politeama Rossetti, la programmazione di , iniziata il 26 giugno, viene interrotta in occasione dell'attentato di Sarajevo, per riprendere nei giorni successivi con una manciata di ulteriori proiezioni.
Estensione estiva del percorso espositivo del Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl", l'installazione presso la Sala "Attilio Selva" fa rivivere idealmente quella straordinaria stagione attraverso una selezione, illustrata dal critico cinematografico Carlo Montanaro, di quella straordinaria stagione del cinema delle origini.
Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl"
Palazzo Gopcevich / Sala "Attilio Selva"
via Rossini 4 - Trieste
8 luglio - 30 agosto
martedì - domenica ore 10-18 e tutti i martedì di
luglio anche dalle 20 alle 24, nell'ambito della manifestazione "LO
SCHMIDL DI SERA"
Visita con biglietto di ingresso al Museo
Intero euro 4
Ridotto euro 3
Gratuito per i bambini fino ai sei anni non compiuti
Fonte: Notizia del Civico Museo Teatrale Carlo Schmidl
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