Notizia inserita il 15/03/2011
POETICA TRA REALE E VIRTUALE: MOSTRA PERSONALE DEI GIOVANISSIMI ARTISTI MARIO BOBBIO E VITTORIA MARTINOLLI ALLA FACOLTA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE DI TRIESTE
S'inaugura venerdì 4 marzo 2011 alle ore 18.00 presso le Camere Chiare della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Trieste (via Montfort 3) la mostra di due giovanissimi triestini, Mario Bobbio e Vittoria Martinolli, allievi di AnnaMaria Vittes, che saranno introdotti dal prof. Marcello Monaldi, animatore e promotore delle Camere Chiare, e dall'architetto Marianna Accerboni. La rassegna, intitolata Poetica tra reale e virtuale, cui i giovani talenti partecipano con più di una quindicina di opere ciascuno, rimarrà visitabile fino al 22 marzo, con il consueto orario lun.-ven. h. 9.00-19.00
Dopo la mostra di Heinz Ortner (Antidoto? Cartoons!), importante vignettista e disegnatore satirico austriaco, la Facoltà di Scienze della Formazione apre le sue Camere Chiare a due giovanissimi triestini, che avranno l'opportunità di esporre per la prima volta al pubblico i loro lavori. Si riscopre in questo modo la vocazione originaria (e, va detto, mai archiviata) delle esposizioni promosse in questi anni dalla Facoltà di Scienze della Formazione nei suoi spazi di Via Montfort 3: fornire a dei giovani esordienti un'occasione concreta per segnalarsi attraverso le proprie opere.
In questo caso gli autori sono due: Mario Bobbio (19 anni), studente liceale, intenzionato a proseguire il suo cammino in ambito creativo presso la Nuova Accademia di Belle Arti per il Design dell'Animazione di Milano e Vittoria Martinolli, tredicenne, giovanissima allieva delle scuole medie e del Conservatorio Tartini.
Se, approcciando la storia dell'arte e della musica - scrive Accerboni - si nota molto spesso, quasi con stupore, che i grandi artisti sono solitamente talenti precoci, non saranno oggetto di meraviglia le tre stanze o Camere Chiare, trasformate in galleria d'arte, che ospitano le opere dei giovanissimi triestini, Mario Bobbio e Vittoria Martinolli.
I due artisti sviluppano atmosfere e tematiche diverse, accuratamente incoraggiate e seguite da anni dalla pittrice Annamaria Vittes, in veste d'insegnante e di animatrice del gruppo Studio 25, attivo in città da più di un ventennio. Una sintesi cromatica che conduce al bianco e nero e con un filo di malinconia intreccia i parametri del mondo virtuale all'introspezione, caratterizza la ricerca di Bobbio, figlio dell'indimenticabile Orazio e della pittrice Livia Amabilino e autore di opere realizzate a china, matita, acrilico e a olio. Un'esplosione di vitalità e d'intuizioni cromatiche connotano invece - conclude il critico - i lavori eseguiti a tecnica mista (acquarello, china e matita) e a olio dalla giovanissima Martinolli, figlia di un direttore d'orchestra, Adriano, e di una corista: una pittrice che, come dimostrano la sua squisita pittura e la tematica prescelta, ha il teatro nel sangue e l'intenzione di dedicarsi alla scenografia.
Info: Giuseppe Battelli Preside della Facoltà di Scienze della formazione
tel. 040 5587767 - cell. 339 3928124
giuseppe.battelli@scfor.units.it
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