L'Aerofilatelia attraverso i documenti postali del collezionista triestino Nivio Covacci

Notizia inserita il 10/08/2015

Allo sviluppo delle Comunicazioni, nel senso più ampio del termine, ha contribuito in modo singolare e avvincente l'avvento della Posta Aerea. Le spedizioni di aerogrammi speciali, le cartoline che documentano i voli postali con palloni/dirigibili, elicotteri, i voli Razzo e gli altri mezzi di trasporto aereo hanno ispirato una serie di documenti postali dedicati alla posta del "cielo" che il Museo Postale Telegrafico e Telegrafico della Mitteleuropa ora espone in una mostra speciale da martedì 11 agosto, in piazza Vittorio Veneto n. 1 a Trieste.

Cartolina con il dirigibile Zeppelin

I documenti esposti fanno parte della collezione donata al Museo Postale triestino dalla famiglia del collezionista Nivio Covacci. Scomparso nel maggio del 2014, Covacci è stato personaggio di primo piano nell'universo filatelico triestino, titolare per anni di una rubrica sul tema sulle pagine del quotidiano "Il Piccolo". Grazie alla cortese donazione della famiglia, ora diversi materiali filatelici della sua collezione fanno parte del patrimonio del museo postale triestino. Chiara Simon, curatrice del museo, con la consulenza dello specialista filatelico Giorgio Stebel, valorizzerà l'importante donazione attraverso una serie di eventi. Il primo si inaugura dunque l'11 agosto e comprenderà diverse chicche per gli appassionati del genere.

Lo Zeppelin nel poster della mostra sull'aerofilatelia

In Italia la prima aviolinea regolare che andava da Torino a Trieste venne inaugurata il 1 aprile 1926. Di lunghezza complessiva di circa 600 km, con frequenza dapprima settimanale e poi giornaliera, venne gestita dalla Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A.) di Portorose. Nei sei mesi di lavoro estivo trasportava più di una tonnellata di corrispondenza. E' del 1926 il primo francobollo regolare della posta aerea italiana. La serie di cinque valori ripeterà il soggetto del vecchio espresso.

Il dirigibile LZ 127 Graf Zeppelin arriva in Italia nel maggio del 1933 e la società Zeppelin, per l'occasione, firma un accordo con il Ministero delle Poste Italiano per consentire al mezzo di trasportare la corrispondenza. Il 29 maggio dello stesso anno molte lettere vengono paracadutate su Livorno e Nettuno, mentre altre vengono sbarcate a Roma.

La storia degli Zeppelin risulta di particolare interesse per i collezionisti. Dal 1909 al 1939 gli Zeppelin trasportarono la corrispondenza durante i loro voli internazionali, comprese buste affrancate e annullate preparate da e per i collezionisti. Inoltre molte nazioni emisero francobolli a alta denominazione, intesi apposta per l'affrancatura della posta trasportata dagli Zeppelin. Gli aerogrammi della collezione Covacci sono pezzi davvero interessanti dove la timbratura "Zeppelin" compare sempre. Diversi e singolari pure i francobolli affrancati sulle buste.

La mostra sarà visibile sino al 20 di settembre presso il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Trieste, Piazza Vittorio Veneto 1 (tel. 040/6764560).

Per informazioni, la mail è simonchi@posteitaliane.it

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