Notizia inserita il 7/01/2009
CONCLUSA LA MOSTRA ANTOLOGICA DEL PITTORE ALDO BRESSANUTTI AL PALAZZO DEL CONSIGLIO REGIONALE DI TRIESTE: PIÙ DI 2.000 VISITATORI
Più di 2000 persone hanno visitato l'importante mostra antologica del pittore Aldo Bressanutti, che si è conclusa in questi giorni al Palazzo del Consiglio regionale di Trieste (Piazza Oberdan, 6). La rassegna è stata curata, così come il catalogo della rassegna, dall'architetto Marianna Accerboni, cui si deve anche l'allestimento e la linea grafica dell'esposizione.
La mostra, sottotitolata L'anima surreale e la poetica intimista e sostenuta dal Consiglio regionale del FVG, ha offerto un'ampia testimonianza dell'intensa produzione pittorica dell'artista dai primi anni settanta a oggi, documentandola attraverso una sessantina di opere, realizzate prevalentemente a olio su tavola e su tela. Suddivisa in due sezioni, ha ospitato al primo piano un'acuta, puntigliosa, originale testimonianza di interni ed esterni della Cittavecchia di Trieste, particolarmente preziosa poichè in gran parte questi non esistono più, accanto ai personalissimi monogrammi per gli amici e i collezionisti; al secondo piano, invece, la sorpresa di un Bressanutti surreale, non molto noto ai più.
Voce solista del panorama artistico triestino e regionale - scrive infatti Accerboni - Bressanutti ha entusiasmato anche questa volta il numeroso pubblico, dimostrandosi artista capace di coniugare l'indagine del reale con il sogno introverso e metafisico, eppure solare, e la tenerezza del ricordo, celata dietro cenni ludici e ironici. Ogni sua opera è infatti venata di un'ironia più o meno accentuata, che accompagna soprattutto la produzione surreale dell'artista, mentre, nel ritrarre la realtà, il pennello si tinge sovente di una sfumatura poetica.
Asciutto, apparentemente disincantato, in realtà sensibilissimo, il pittore traccia, in particolare nei suoi interni d'infanzia e di esistenza poverissima, un velo costante d'intimismo, che rimane la sua cifra prima, donando nuova vita, attraverso il ricordo, ad ambienti in cui la realtà doveva apparire ben più cruda. E' come se Bressanutti vi ambientasse e cercasse di raccontare - a noi e a se stesso - una favola a lieto fine, in cui la matrice intimista ben si sposa con la vena surreale, che rende, come nelle fiabe e nei cartoons, tutto possibile, al di là e al di sopra del reale. Lo scopersi nel 2002, quando l'artista mi fece vedere delle strabilianti opere surreali, che per la loro originalità mi permisero di conoscere un Bressanutti inatteso.
Questa esaustiva antologica lascia molto adito, per volontà dell'artista e mia - conclude la curatrice - a tale interessantissimo filone della sua inesauribile, sorridente creatività e testimonia la sua grande passione per il lavoro, che l'ha portato a realizzare una quantità vastissima di oli, disegni, incisioni, tempere, tecniche miste, pitture su ceramica e illustrazioni, traendo spunto dal quotidiano ma anche dalle profondità più inaccessibili dell'inconscio.
Pittore e incisore, Aldo Bressanutti nasce a Latisana nel 1923 e inizia a dipingere giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l'attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d'ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Nel corso della sua vita ha esposto in importanti e numerose rassegne personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna, ecc. Nell'ultimo decennio è stato presente con i suoi quadri in varie città italiane ed estere: da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc., suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo. Le sue opere si trovano in collezioni private e in Musei, enti e istituzioni in Italia e all'estero.
Ha realizzato sei volumi dedicati a Trieste, al Friuli Venezia Giulia, all'Istria e a Muggia (quest'ultimo in collaborazione con Italico Stener) con testi, tra gli altri, di G. Bergamini, L. Lago, L. Padovese, A. Seri e S. Tavano, illustrando tali luoghi con oltre 1500 tra grafiche, disegni e dipinti e fermandone con taglio indelebile ed efficace la memoria. Ha dipinto circa 1500 opere a olio. Nel 1998 la casa editrice Lint di Trieste ha pubblicato una monografia a compendio di cinquant'anni della sua attività artistica.
E' autore di numerose copertine di libri di varia cultura, di riviste d'arte e di manifesti. Di particolare interesse appaiono le illustrazioni d'impronta surreale ideate nei primi anni settanta per le copertine di alcuni libri di fantascienza e la realizzazione, sempre in stile surrealista, del manifesto per la prima edizione del Festival della Fantascienza, svoltosi a Trieste nel 1972.
Nell'anno accademico 2004/2005 Annalisa Ameruoso si laurea in Lettere Moderne con indirizzo storico-artistico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Trieste con una tesi intitolata Profilo di Aldo Bressanutti, nella quale viene tra l'altro ricostruita la laboriosa genesi di un suo dipinto a olio.
Tutte le opere dell'artista sono visibili sul sito www.bressanutti.com.
Tutti gli eventi e comunicati della sezione 'Libri, Arte e Cultura'.