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Giovedì 26 gennaio alle 17.30 presso l'Auditorium del Museo Revoltella, avrà luogo la lettura del monologo "Parole di Giuda", scritto e interpretato da Paolo Puppa.
La manifestazione, promossa dalla Sezione Spettacolo del Circolo della Cultura e delle Arti, si realizza in collaborazione con l'Associazione amici della contrada. Si tratta del primo appuntamento del ciclo "Teatro a Leggìo" organizzato dal direttore della Sezione Spettacolo, Paolo Quazzolo, che torna sul palcoscenico del CCA per il secondo anno consecutivo. Dopo il grande successo riscosso la passata stagione, le letture proposte dal CCA si spostano nella nuova sede dell'Auditorium del Museo Revoltella, ritenuta tecnicamente e acusticamente più adatta a ospitare tale tipo di manifestazioni.
Paolo Puppa è docente ordinario di Storia del Teatro e dello Spettacolo alla Facoltà di Lingue e Letterature dell'Università di Venezia e alterna all'attività accademica il ruolo di commediografo nonché di performer. Il testo propone una sorta di sproloquio in cui Giuda, stanco di sentire il proprio nome quale simbolo del tradimento, formula una sorta di autodifesa attraverso un dialogo aggressivo e umile verso il pubblico, quasi novello vangelo apocrifo. Una lettura laica ma non blasfema dei testi sacri, con inchieste, interviste, colloqui coi protagonisti carismatici del mito nascosto nella cultura occidentale, centrati ovviamente sulla vita di Cristo, dai miracoli al suo martirio. Un sentimento di odio e amore inchioda il protagonista verso la figura muta, assente e presente, della croce. E, attraverso una scrittura drammaturgica allo stes so tempo lineare e complessa, emerge anche, in un gioco di simulazioni, reinvenzioni, contraddizioni continue, l'ombra di Pirandello.
Paolo Puppa ha insegnato in Università straniere, come Londra, Los Angeles, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles. È redattore della rivista "Biblioteca teatrale", collabora in qualità di critico a "Hystrio", "Sipario", "Ariel". Oltre a numerosi saggi si ricordano i volumi Fantasmi contro giganti, (1978, vincitore del premio I.D.I. e del premio Pirandello); Il teatro di Dario Fo, (1978); La figlia di Ibsen (1982); Itinerari nella drammaturgia del Novecento (1987); Teatro e spettacolo nel secondo Novecento (1990); Luigi Squarzina: passione e ragione del teatro (1994), Baseggio-Autoritratto dell'attore da vecchio (2003). Collabora, altresì, in qualità di drammaturgo e di consulente a messinscene sul repertorio classico e moderno, con attori e registi autorevoli. Come autore drammatico, nel 1991 ha scritto Svevo a Venezia per Alberto Lio nello; Le parole al buio (1992), Mephisto (1997); Dialoghi sotto vento (1997); La collina di Euridice (vincitrice del premio Pirandello 1996), Alida volontaria, opera segnalata al Premio IDI 1997, e Morbi '99, dodici miti a fine millennio (1999).
Ha di recente scritto il monologo Parole di Giuda, portato in scena al Teatro Garibaldi di Palermo, Demone, mio demone! e, per il festival estivo 2005 alla Kalsa di Palermo, ha adattato il romanzo Fort comme la mort di Maupassant, mentre per quello di Andria del prossimo luglio ha scritto un copione tratto da La città del sole di Campanella.
L'ingresso alla manifestazione è libero.
Informazioni:
040.390613
info@amicicontrada.it
www.amicicontrada.it
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