Piccoli colori senza noia

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PICCOLI COLORI SENZA NOIA
opere di Isabella Bullo e Guido Zamattio
presentazione di Corrado Premuda
Naima Jazz Caffè, via Rossetti 6 Trieste
inaugurazione sabato 30 settembre ore 19
30 settembre - 20 ottobre 2006

Scrive Corrado Premuda: "Piccoli Colori sono creaturine che popolano un universo fantastico dove le regole e le coordinate spazio-temporali sono semplici e dichiarate, come nei giochi dei bambini.

L'anta di un armadio, una superficie di legno dalla forma insolita, oggetti di recupero, materiali di riciclo sono alcuni dei supporti su cui Isabella Bullo e Guido Zamattio danno vita ai loro personaggi e alle loro situazioni, un'esplosione di vitalità che fa parlare questi piccoli esseri senza bisogno di didascalie, battute o vignette.

Personaggi e tecniche dei due artisti strizzano l'occhio alle illustrazioni, al mondo di fumetti, all'immaginario delle favole, alla forza comunicativa dei murales. Elaborano il linguaggio della fantasia e immortalano caratteri precisi e profondi: un viso dallo sguardo anomalo fuori dai canoni di un'estetica omologante, bambini del futuro che hanno la tenerezza dei bambini di ieri, piccoli eroi quotidiani scanzonati e travolgenti.

Sono protagonisti di storie fantastiche, un po' racconti di fantascienza e un po' strisce satiriche a fumetti. Figure che sono decorazione, sono presenza, ora ironica, ora inquietante, ora allegra, ora malinconica. E su tutto emerge il colore, il potere della gradazione cromatica che trasforma ogni tratto e ne rivela l'anima. Colori vivaci, surreali, che a volte rendono il senso del movimento e del ritmo, e a volte creano una composizione piena e pittorica. In molti casi lo sfondo monocromo contribuisce a rendere magico il mondo ricreato in uno spazio proprio, fuori dal tempo e dallo spazio, regno di un altrove che si raggiunge solo abbandonandosi alla fantasia.

I personaggi di Isabella Bullo si presentano senza vergogna con i loro nasi eccessivi e casuali, i loro occhi asimmetrici dove l'imperfezione e la varietà di un patch-work scardinano la logica d'obbligo della perfezione. Hanno in testa un intero paesaggio, i capelli in disordine, le doppie punte sono una fila di case, tetti e palazzi al contrario.

Gli esseri di Guido Zamattio appartengono invece a un'iconografia personale dell'artista, elaborata come lo storyboard di una storia animata. C'è una grande poesia nei putti con la maschera antigas che giocano a rincorrersi nel cielo di una città post-atomica, con i grattacieli sullo sfondo. Un mondo di nuovi eroi accattivanti e disarmanti, dotati di un linguaggio diretto.

E allora non resta che assecondarli e seguire Piccoli Colori nel loro viaggio."

Corrado Premuda

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