Replay. Essere e Apparire. Venti tele di Bianca di Jasio e Federico Fumolo

Notizia inserita il 11/07/2010

FINO AL 26 LUGLIO ALLA SALA DEL GIUBILEO DI RIVA III NOVEMBRE LA MOSTRA "REPLAY. ESSERE E APPARIRE", VENTI TELE DI BIANCA DI JASIO E FEDERICO FUMOLO

Si è inaugurata lunedì 5 luglio, nella Sala del Giubileo di Riva III Novembre 9, la mostra "Replay" realizzata dall'Associazione Carpe Artem in coorganizzazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Trieste e la collaborazione della locale Comunità Greco-Orientale. Bianca Di Jasio e Federico Fumolo, con 20 tele di significative dimensioni, hanno inventato "REPLAY". E' un vero gioco; una boccata d'aria fresca che si imbatte su un concetto estetico oltre le correnti, oltre le mode, oltre la storia dell'arte.

Ma "Replay" sottende, anche, rottura, criticità, metamorfosi dell'essere e della forma artistica, che nel divenire estetico si esprime attraverso i calchi di gesso, dipinti su tela, romantici e atemporali, della Di Jasio; corpi disgregati in cerca di un' unità di pensiero e di essenza. Prendono così corpo dalle tele, con l'energia di una nascita e in quelle stesse tele sprofondano, figure vibranti nella loro identità vera e plastica. Strutture morbidamente pittoriche e straordinariamente scultoree, eppure, dissolvenza della materia, evanescenza tesa alla luce dell'intelleggibile.Qui la tela costituisce la soglia da varcare, oltre la quale l'Essere può manifestarsi, uscire allo scoperto e lasciarsi alle spalle il peso imbarazzante dell'Apparire.La tela si pone come "porta magica", capace di liberare, assolvere da quanto vi è di imperfetto nella percezione esteriore. E' la porta che conduce all'arte, alla creatività, che tutto trasforma, sublima, sposta e cambia.

A questi lavori fanno da contraltare le opere di Federico Fumolo che per "Replay" fa un cambio di rotta lasciando per un attimo la dolcezza dei suoi scorci sotto la pioggia che occupano i quadri del suo ultimo periodo. Così Fumolo fa nascere 10 opere per accedere, attraverso la scomposizione, lo smontaggio, l'analisi, all'interpretazione del sogno della Di Jasio, riconducendoli insieme ad una ricerca calligrafica. Scardina le immagini in una anarchia grammaticale e le reinvesta e le riassembla mediante associazioni libere riassunte in segni, grafismi, in una scrittura indecifrabile. Elimina la narrazione convenzionale e coinvolge il pubblico nella ricerca di un quadro che narra di un altro quadro.

Confeziona tele che sono frammenti di altre tele, ma n'evidenziano i caratteri e rendono lo spettatore partecipe di impressioni e suggestioni in un duetto artistico assolutamente originale e nuovo.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle 16,00 alle 19,00.

www.carpeartem.it

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