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REVOLTELLA ESTATE QUESTA SETTIMANA
appuntamenti al museo dal 9 al 15 agosto
Sarà un Ferragosto davvero speciale al Revoltella: per la prima volta, il
giorno 15, non solo il museo non sarà chiuso (come a Capodanno, Natale e
Pasqua, secondo vecchie consuetudini, e, in ogni caso, come ogni martedì) ma
sarà aperto gratuitamente dalle 14 alle 22 per offrire tante cose da vedere,
in uno spazio fresco e piacevole, a chi resta in città.
Per tutta la settimana che precede Ferragosto, comunque, ci saranno parecchi
buoni motivi per fare un salto al museo. Innanzitutto ogni giorno è
assicurato - per tutto l'orario di apertura fino alle 19 - il servizio
gratuito di guida alla galleria d'arte moderna e alle mostre svolto dai
giovani laureati e laureandi in storia dell'arte dell'Università di Trieste;
per chi vuole godersi anche il panorama dalla terrazza e un vino di classe,
al giovedì e al sabato, dalle 18 alle 23, è aperta al quinto piano l'Enoteca
Nanut, con un'offerta enologica davvero speciale. E sabato 12 agosto, per la
quarta volta, al museo si accederà gratuitamente per tutta la giornata
(dalle 9 alle 13.30 e dalle 16 alle 23). Un'iniziativa dell'assessorato alla
cultura che ha incontrato un grande apprezzamento, come dimostra
l'eccezionale affluenza di sabato 5 agosto, con oltre 300 visitatori molto
soddisfatti di quest'opportunità.
E veniamo agli appuntamenti culturali della settimana:
mercoledì 9 agosto, alle ore 18, è in programma la prima visita
guidata (curata da Nicoletta Bressan) su un tema nuovo: la pittura di
storia;
giovedì 10 agosto alle ore 21 i visitatori potranno entrare nella
suggestiva atmosfera di una casa di intellettuali triestini del '900
seguendo la visita guidata di Susanna Gregorat alla mostra "Lessico
familiare. La donazione Gruber Benco", da lei curata;
venerdì 11 agosto, alle ore 18, ancora Nicoletta Bressan condurrà i
visitatori alla scoperta di Carlo Scarpa, il progettista della
ristrutturazione del Museo Revoltella;
domenica 13 agosto alle ore 11 a guidare la visita alla mostra
"Lessico familiare" sarà invece Danica Krstic una brava stagista
serba che collabora con il museo (da leggere la sua intervista nel sito
www.museorevoltella.it).
Il servizio di guida è compreso nel prezzo del biglietto, di 5 Euro (ridotto 3 Euro)
Qualche notizia in più sui temi delle visite guidate?
LA PITTURA DI STORIA
Per molti anni, verso la fine dell''Ottocento, una delle preoccupazioni
maggiori di chi gestiva il Museo Revoltella fu quella di comperare degli
"importanti quadri storici" che allora rappresentavano la qualità più alta
della pittura. E' per questo che il museo possiede un cospicuo numero di
opere di questo genere, di cui solo una parte è esposta in permanenza in una
sezione da poco rinnovata (al terzo piano) e intitolata "Il Romanticismo
italiano tra storia e aspirazioni risorgimentali".
La selezione ha privilegiato naturalmente gli artisti più importanti, come
Hayez, Morelli, i fratelli Induno, Fattori, Muzzioli, Dusi, Barabino,
Cremona, De Albertis e i triestini Gatteri e Tominz. Spiace però che i
visitatori non possano vedere anche pezzi 'minori' ma interessanti
solitamente conservati in deposito, per cui si è voluto organizzare una
serie di visite dedicate proprio a questo tema, inserendo nell'esposizione
cose mai viste e, in qualche caso, appena restaurate (come il bellissimo
soldato caduto di Mario Di Scovolo e "la fregata Venere" di Lorenzo Butti) o
scoperte durante studi recenti come i dipinti di Eugenio Perego e Ippolito
Caffi.
Il percorso si svolgerà prevalentemente al terzo piano, ma partirà
necessariamente da due capisaldi della pittura storica triestina, i dipinti
di Cesare Dell'Acqua ordinati al pittore da Revoltella e tuttora collocati,
come allora, al pianterreno del palazzo baronale.
DOPOCENA A CASA BENCO. La mostra "LESSICO FAMILIARE"
Costituita da oltre un centinaio di opere d'arte, la parte della donazione accolta dal Museo Revoltella (4000 volumi sono andati alla Biblioteca Civica) è un insieme piuttosto eterogeneo ma molto rappresentativo: una serie di ritratti di famiglia eseguiti da Gino Parin, un ritratto di Bruno Croatto, un paesaggio di Vittorio Bolaffio - dono del poeta Umberto Saba ad Aurelia e Carlo Gruber in occasione delle loro nozze nel 1928 - e poi disegni eseguiti nei primi anni Quaranta da Carlo Sbisà, opere di pittura di Rinaldo Lotta, Alfredo e Augusto Tominz, Emerico Schiffrer, Adolfo Levier, Giovanni Lomi ed altri, opere di grafica, disegni e incisioni di Gino Cadorin, Sabino Coloni, Gianni Russian, Boris Zulian, Tranquillo Marangoni, Federico Righi, Gino de Finetti, Nino Perizi, per nominare alcuni. Anche la presenza delle artiste non manca, nelle personalità originali di Lilian Caraian, Maria Lupieri e Rosetta Czinner. Insomma una collezione in cui si riflettono gusti, personalità, amicizie di una famiglia veramente eccezionale.
CARLO SCARPA. I SEGNI DELL'ARCHITETTO
La visita è incentrata sull'analisi delle caratteristiche architettoniche del "contenitore museale", progettato da Carlo Scarpa a partire dal 1963, e sui criteri espositivi seguiti nel recente riallestimento della galleria d'arte moderna. Partendo dall'esterno dell'edificio si sale fino al sesto piano, riservando particolare attenzione all'impianto strutturale, ai richiami simbolici tra antico e moderno e ai dettagli costruttivi (vetrate, lucernai, scale, finestre d'angolo) segnati dall'impronta scarpiana, che in quest'occasione si è confrontato per la prima ed unica volta con la progettazione di un museo d'arte contemporanea.
Infine, da non perdere, lo spazio al quinto piano riservato al ciclo "Revoltella contemporaneo" con la bella personale di Giorgio Valvassori aperta fino al 20 agosto.
Altre notizie sull'attività sul sito del museo.
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