«Forse non è un caso che le Elegie Duinesi abbiano preso l'avvio
proprio in un castello immensamente arroccato sul mare, che come un
promontorio di esistenza umana guarda con alcune finestre, anche le
mie, su una distesa marina smisuratamente aperta, direttamente sul
Tutto»
Da una lettera di Rilke a Hedwig Fischer, 1911
La mostra Rainer Maria Rilke. Il poeta e i suoi angeli è ospitata dal 22 luglio al 21 ottobre 2007 nella prestigiosa sede del Castello di Duino, dimora storica dei principi Della Torre e Tasso, ed è curata da Pier Giorgio Carizzoni.
La mostra, ideata e curata da Pier Giorgio Carizzoni, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Trieste, dal Forum Austriaco di Cultura a Milano, dal Comune di Duino-Aurisina e dall'Ufficio per i rapporti culturali con l'estero del Land Alta Austria e organizzata dalla Associazione Culturale Dioniso e dal Forum Austriaco di Cultura, si snoda all'interno dell'incantevole Castello di Duino immaginando Rilke (1875-1926) mentre, dalla finestra della sua stanza nel castello, apre il proprio sguardo commosso sul mare Adriatico e sull'orizzonte più lontano compiendo un viaggio nella memoria, tra incontri e luoghi decisivi di un percorso artistico irripetibile.
Il principe Carlo della Torre e Tasso ricorda che fu proprio durante il suo soggiorno al Castello, ospite della sua bisnonna principessa Marie von Thurn und Taxis, che Rainer Maria Rilke, nel 1912, iniziò a comporre le famose Elegie Duinesi. Il principe sottolinea che gli eventi culturali che si tengono quest'anno nel Castello di Duino (il convegno di grafologia svoltosi nello scorso mese di marzo, la mostra ad esso collegata "Rilke e il suo mondo. I sentieri della psiche nella scrittura" prorogata fino al primo luglio, lo spettacolo "L'altro viaggio di Rainer Maria Rilke" di e con Massimiliano Finazzer Flory tenutosi nelle serate di 25 e 25 giugno e la mostra "Rainer Maria Rilke: il poeta e i suoi angeli " in programma dal 22 luglio al 21 ottobre) sono stati organizzati per celebrare il centenario della nascita del padre, il principe Raimondo della Torre e Tasso.
Arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Trieste, il Castello di Duino (www.castellodiduino.it) è aperto ai visitatori italiani e stranieri in tutta la sua bellezza, accresciuta anche da quell'atmosfera calda e gioiosa che la presenza dei componenti la nobile famiglia dei principi della Torre e Tasso (Thurn und Taxis), ne fa una storica dimora vissuta, lontana dalla fredda austerità "museale" di molte altri Castelli della nostra Penisola. Ricchissimo di storia che si intreccia con leggende popolari, legato in modo indissolubile con il passato del territorio circostante, testimone di gloriosi eventi storici e di visite di personaggi illustri, il Castello di Duino possiede un fascino romantico senza eguali.
Il grande parco (dove si possono ammirare distese multicolori di fiori di ogni specie che costituiscono pittoreschi e suggestivi giochi cromatici nella classica vegetazione mediterranea), è impreziosito dai suoi viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull'immensità del mare.
La mostra è suddivisa in "finestre", spazi dello sguardo proiettato all'esterno, ma anche rivolto all'interno: guardar fuori per cercare dentro.
Nato nella Praga austroungarica di lingua tedesca, come Kafka e Werfel, il poliglotta Rilke legge e scrive correntemente il francese, studia appassionatamente il russo, controlla le traduzioni italiane delle sue poesie, stringe amicizia con decine di interlocutori delle più diverse nazionalità. Senza fissa dimora e sempre in cammino, attraversa instancabile l'Europa, dalla prima visita a Monaco appena ventunenne agli ultimi soggiorni di cura nella clinica svizzera di Valmont ormai cinquantenne. Nel primo ventennio del secolo lo seguiamo nei viaggi dalla Russia di Tolstoj e Pasternak (in compagnia di Lou Salomé), alla Venezia di Eleonora Duse, dalla Parigi di Rodin e di "Malte" alla Vienna di Hofmannsthal e Freud, dalla colonia di artisti di Worspwede presso Brema alla Roma di Villa Strohl-Fern e delle "fontane romane", dai faraglioni di Capri sino al "castello sul mare" a Duino, presso Trieste.
Rilke, sposo della scultrice Clara Westhoff nel 1901, nel corso della sua vita entra in intimo rapporto con un numero considerevole di donne, amanti e amiche, sostenitrici del poeta, sorta di "angeli" benevoli (non "terribili" schrecklich) sotto la cui ala protettrice Rilke ha potuto maturare la sua arte, dedicando loro poesie o lettere meravigliose, saggi illuminanti. Il Rilke talora sofferente, insoddisfatto, in crisi creativa, alla costante ricerca di una perfezione attingibile solo in rari istanti, chiede conforto e consiglio alle sue donne-angelo, ottenendolo. Rilke non pare aver mai amato una donna di quella passione profonda e duratura con cui si definisce tradizionalmente un grande amore. Egli seduce le sue interlocutrici con un fascino schivo, colmo di parole radiose e profonde che sanno svelare le intimità dell'animo umano, ma poi si ritrae, conquista per poi riguadagnare appena possibile una necessaria, inviolabile solitudine.
Tra le donne conosciute e ammirate da Rilke, due di loro assumono un grande rilievo, tale da meritare una speciale collocazione Marie Thurn und Taxis, principessa, grande amica e fiera sostenitrice, dal 1909 alla morte del poeta e Lou Andreas- Salomé (1861-1937), prima amante, poi amica fedelissima, dal 1897 alla morte del poeta
Il suo inquieto nomadismo (heimatlos) lo conduce sovente in dimore di pregio, grazie alla ospitalità di munifici e aristocratici amici. I luoghi più cari rivestono un ruolo decisivo nel sollecitare potentemente la creatività del poeta offrendo le condizioni ambientali migliori per esprimersi: tra essi, un grande rilievo spetta a Duino e al suo castello, di proprietà dei Principi della Torre e Tasso, ricco di storia e suggestione, "tanto determinante per la sua vita", come scrive Rilke in terza persona nel suo Testament, altrove definito le "nuage de mon être" (la nuvola della mia esistenza). Duino, nell'immaginario rilkiano, è il luogo della solitudine perfetta e dei grandi silenzi, "luogo dell'anima" che si identifica con la genesi delle "Elegie".
Paradossalmente, anche le grandi città come Parigi, Roma, Praga, sono per il poeta luoghi di solitudine, ma di segno diverso: solitudini coatte, dispersive, crudeli, che schiacciano l'individuo e il suo anelito alla libertà. Le grandi città amate-odiate da Rilke, dalle vie lastricate di esseri malati e infelici ("I Quaderni di Malte Laurids B."), di cui Parigi è l'esempio più significativo e contraddittorio, rappresentano una straordinaria scuola di vita, realtà e sentimenti ostili da trasformare in opere d'arte. La Parigi di Rodin, di Gide, della scoperta di Cézanne, spinge Rilke a tradurre autori come Baudelaire, Mallarmé, Valéry e a comporre poesie in francese come "Vergers", "Les fenêtres", "Les roses".
I viaggi in Russia del 1899 e del 1900 lasciano una traccia indelebile in Rilke: "Cosa devo alla Russia? É lei che ha fatto di me quello che sono divenuto ... tutte le mie profonde radici sono là". Per Rilke la Russia è uno svelamento, il passaggio dalle incertezze del giovane poeta privo di riferimenti ad una fase creativa che, complice l'amica Lou Salomé, lo condurrà ai primi riconoscimenti pubblici.e a scrivere le prime opere importanti, a partire dal "Libro d'ore/Das Stundenbuch".
Un progetto di Pier Giorgio Carizzoni, sostenuto dal Forum Austriaco di Cultura a Milano e dall'Ufficio per i rapporti culturali con l'estero del Land Alta Austria e promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Trieste, dal Forum Austriaco di Cultura a Milano e dal Comune di Duino-Aurisina
Quando 22 luglio - 21 ottobre 2007
Dove Castello di Duino (Trieste)
Orari Tutti i giorni escluso il martedì 9.30 - 17.30
Organizzazione Associazione Culturale Dioniso - Pier G. Carizzoni e
Forum Austriaco di Cultura - Stella Avallone
A cura di Pier Giorgio Carizzoni
Promotori Regione Friuli Venezia Giulia, Forum Austriaco di Cultura, Ufficio per i rapporti culturali con l'estero del Land Alta Austria
Con il patrocinio di Comune di Duino-Aurisina, Provincia di Trieste
Allestimento Gianluca Binello
Grafica Juanita Apraez
Coordinamento Francesca Gerosa
Ufficio Stampa Lenzi Associati, Associazione Culturale Dioniso
Info Castello di Duino: tel. 040 208120 www.castellodiduino.it
per informazioni sulle visite visite@castellodiduino.it
per altre informazioni info@castellodiduino.it
Associazione Culturale Dioniso: tel. 02.72 00 41 00
www.associazioneculturaledioniso.it
Forum Austriaco di Cultura: tel. 02.78 37 41 (interno 522631)
www.aussenministerium.at/mailandkf
Biglietti Mostra + Percorso turistico del Castello di Duino: 7 euro
Riduzioni Famiglia (2 adulti + 2 ragazzi) 1 ragazzo gratuito
Gruppi da 10 a 24 persone 6,30 euro
Gruppi di 25 o più persone 4,50 euro
Oltre i 65 anni e studenti con carta 4,50 euro
Ragazzi da 7 a 16 anni 3 euro
Bambini fino a 7 anni gratuito
Collegamenti Il Castello di Duino è situato a pochi chilometri da Trieste nel comune di Duino-Aurisina. Dista 15 chilometri dall'aeroporto di Ronchi, a meno di un'ora di macchina dall'aeroporto internazionale di Venezia, a 500 metri dall'uscita dell'autostrada A4 Venezia Trieste e a 13 chilometri dalla stazione ferroviaria di Monfalcone.
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