"Substantia" mostra d'arte di Mariagrazia Semeraro

Notizia inserita il 30/11/2007

Il 29.11, presso l'Atelier d'Arte Magazzini Cornelia, Piazza Cornelia Romana 3 - Trieste, si è tenuta a cura di Graziella Atzori e Fedele Boffoli (nell'ambito delle manifestazioni previste per il X Festival Internazionale Trieste Poesia; organizzatore: Club Anthares - Trieste; direttore artistico: Gaetano Longo) l'inaugurazione della mostra d'arte "Substantia" della fotoartista Mariagrazia Semeraro (presente anche in internet all'indirizzo: http://anforah.artenetwork.net/substantia/substantia.htm) nota per la sua recente rassegna fotografica "Sex, l'incredibile mondo dei fiori" anche pubblicata dal visitatissimo sito di La Repubblica.it: (http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/sesso-fiori/1.html e http://anforah.artenetwork.net/sex/sex.htm).

L'esposizione, promossa dalla webgalleria - non commerciale - Anforah (con patrocinio di Biennale d'Arte Contemporanea Italiana - Lecce -, Euroarte - periodico di arte e cultura - Comune e Provincia di Trieste, Club Unesco di Udine e Città di Bari) sarà visitabile fino al 14.12.07, in orario 18-20.

Riportiamo - a riguardo del particolare evento - alcune note significative di Graziella Atzori, triestina d'adozione:

"""[...] L'emozione più forte provata nell'immergersi visivamente in queste splendide fotografie di Mariagrazia Semeraro è data da un immediato senso di appartenenza. In esse tutto è misterioso e nello stesso tempo saputo, esperito, amato, compreso. Ecco, sorge subito un pensiero di liberazione e gratitudine: tutto questo sono Io. Anzi: tutto questo siamo noi.

Nel ritrovarci nel grembo della madre terra, abbracciati e fusi in una substantia amniotica, per un momento estatico siamo in pace, nuovamente a casa. Sentimento stanziale, quindi, che permea le sequenze fotografiche, eppure anche fluidità, un andare e un restare, un cullarsi a onda in quell'acqua lucente e ammiccante; sostanza intima quel paesaggio vasto, verde volto naturale e soprannaturale, in cui tutti siamo, in cui ci specchiamo per sapere di noi, affratellati nella sostanza prima.

La fotografia di Mariagrazia Semeraro cattura istanti significativi, esteticamente e formalmente compiuti, capaci di restituirci, nel frammento, la totalità che in ogni sequenza è Una, pur sotto sembianze differenti. I quattro elementi, la terra, l'acqua, le nuvole sognate, trasfigurate, la luce divengono quintessenza, materia dell'oltre, pur qui e ora. [...]"""

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