Notizia inserita il 17/08/2010
Federico Ustolin, a Szeged in Ungheria, si è laureato domenica mattina campione del mondo universitario in singolo. 22 anni, tesserato per il Circolo Canottieri Saturnia, allenato da Spartaco Barbo, iscritto alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Trieste, lo sculler triestino ha coronato una stagione superlativa in quanto a risultati, testimone di una crescita soprattutto a livello internazionale.
Vincitore del Memorial d'Aloja, in Coppa del mondo a Bled (Slovenia), a Brest in Bielorussia ai mondiali under 23 sfiorava il podio, classificandosi nella specialità del doppio (assieme al cremonese Cagna), al quarto posto. In Ungheria, è stato il coronamento di una stagione in crescendo. All'XI rassegna iridata universitaria, Ustolin si presentava nella specialità più affollata e più qualificata, quella del singolo, con gli avversari più accreditati il tedesco Bodorowski recordman indoor junior, più volte campione mondiale in 4 di coppia, al quale, la vittoria in Ungheria avrebbe concesso un rientro in squadra tedesca assoluta, il finlandese Karpinnen, figlio d'arte, il padre è stato pluricampione olimpico e mondiale, ed il canadese Braithwaite. In batteria venerdì mattina Ustolin presentava il suo biglietto da visita, vincendo la prima qualificazione del mondiale controllando negli ultimi metri il ritorno dell'atleta finlandese che costringeva ai recuperi. In semifinale sabato mattina dava ai più diretti avversari un saggio delle sue possibilità mettendo in riga ancora Canada e Finlandia.
Domenica mattina, condizioni di vento avverse, facevano temere il peggio, temperature subito superiori ai 30° e vento contrario teso, non facilitavano il cammino del singolista azzurro. Partiva invece fortissmo Federico Ustolin, mettendo già ai 500 metri la prua davanti a quella degli avversari che non si lasciavano però intimorire dall'atleta italiano. Ai 1000 metri era infatti il canadese Braithwaite che ci provava andando ad attaccare l'atleta italiano che dapprima lo lasciava fare transitando in seconda posizione all'intertempo di una manciata di centesimi, replicando però subito dopo e riportandosi in testa agli ultimi 500 metri. Era allora Bodorowski che ci provava favorito da una possente corporatura più adatta di certo a sfruttare il vento contro. Era allora che si scatenava la bagarre degli ultimi 250 metri sul filo dei centesimi. Partiva all'attacco Ustolin dando fondo alle sue riserve, tanto che sul traguardo passava per primo, a 77 centesimi di secondo dal tedesco, quel tanto che bastava per laurearsi campione del mondo. "Sono molto soddisfatto perchè sono riuscito ad esprimersi al meglio nonostante il vento contrario. Credo che anche la mia tattica di gara sia stata accorta e che alla fine abbia pagato." I risultati di tutta la stagione giocano a favore dell'atleta del Saturnia, che da Szeged è partito alla volta di Varese per il raduno con la nazionale assoluta in preparazione dei Campionati Europei che a settembre si svolgeranno a Montemor in Portogallo.
Il successo di Ustolin è stato completato dalla medaglia di bronzo di un'altra atleta del Saturnia, Veronica Pizzamus, iscritta alla facoltà di Scienze della Formazione all'Università di Trieste, che nel 4 senza assieme a Marta Novelli, Gaia Palma e Gioia Sacco, si sono classificate al terzo posto. Una prestazione eccellente per questa formazione che si è riscattata dopo la prova non convincente ai mondiali under 23 dove la barca azzurra non è entrata in finale. Partivano con cautela le quatro azzurre, tanto che passavano solo quarte al primo intertempo. Un allungo deciso a metà gara le portavano in terza posizione che mantenevano fin sul traguardo, piazzandosi terze alle spalle di Gran Bretagna e Romania.
Simone Martini (Canottieri Trieste), iscritto alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Trieste, imbarcato a Szeged sull'otto azzurro, si è classificato al 7o posto vincendo la finale B.