Una passeggiata di due ore, inizialmente soleggiata e riparata dal vento, in piano, che poi prosegue in leggera salita all'interno del bosco, per tornare infine al punto di partenza.
La passeggiata comincia presso il valico del Monte Spaccato, indicato come Parco Globojner. Lasciate l'automobile al grande parcheggio, attrezzato nel 1988 dal Consorzio Boschivo di Padriciano, dove vi è anche un punto di ristoro con annessa area ricreativa.
Salite per pochi metri lungo il sentiero principale (sulla sinistra del parcheggio): si incontrano due sentieri; al secondo svoltate a sinistra, lungo un tracciatio (VK-DE) ben segnalato e molto battuto dagli escursionisti, specie durante il fine settimana. Si tratta della passeggiata Derin: soleggiata e riparata dal vento, consente ampie vedute sulla città. Subito sotto vi sono i Rioni di Longera e San Giovanni, più lontano si nota chiaramente il comprensorio universitario mentre di fronte si estende il Bosco al Cacciatore.
Proseguendo nella passeggiata si costeggia, dall'alto, l'ex-Cava Faccanoni (non è consentito l'accesso), per continuare in mezzo alla boscaglia (Bosco Fiacka). Poco dopo aver oltrepassato la cava si incontra un sentiero non segnalato; continuate invece lungo la passeggiata Derin.
Dopo circa 30 minuti di tranquilla passeggiata, si raggiunge un quadrivio: la passeggiata Derin continua in lieve salita, costeggiata dopo un centinaio di metri da un muricciolo, per raggiungere le antenne RAI. Svoltate invece a destra lungo il sentiero (segnavia CAI n. 2) che sale da S. Giovanni a Trebiciano.
La salita, continua ma non impegnativa, si snoda nel bosco Capuano fino a raggiungere il Sentiero Kugy (segnavia n. 1) che si segue svoltando a destra ed abbandonando il tracciato del sentiero n. 2. In pochi minuti, traversando il bosco in lieve salita, si guadagna la cme del Monte Maj (448 metri sul livello del mare), dopo la quale il percorso si snoda in saliscendi attraverso le alture. In prossimità del Monte Calvo (Globojnar) si raggiunge l'omonimo Castelliere.
I Castellieri, caratterizzati da cinte murarie a secco, sorsero sulle alture a partire dal XVI secolo a.C. Collocati in posizoni strategiche, lontano dal mare, vennero edificati a dicesa delle vie di penetrazione.
Poco prima di giungere al termine della passeggiata il sentiero si imbatte nella Vedetta Alice (452 metri sul livello del mare), eretta nel 1956 in sostituzione dei quella di fine '900 andata distrutta.
Il sentiero scende rapidamente al parcheggio, che si raggiunge in pochi minuti.
L'escursione non è impegnativa, meglio comunque disporre di calzature adeguato. La zona è ricca di fauna per non arrecare disturbo a caprioli e cinghiali, evitare di abbandonare i sentieri segnati.
L'escursione richiede poco più di 2 ore.