Animali non umani

Gli animali non sono soltanto uno dei nostri oggetti di svago, ma rappresentano il gruppo stesso a cui apparteniamo. Noi non siamo semplicemente simili agli animali, noi siamo animali.

-- M. Midgley

Chiunque si sia dedicato almeno una volta alla difesa degli animali si sarà sentito rivolgere la fatidica domanda: "perchè dovremmo preoccuparci per gli animali quando ci sono tante persone al mondo che soffrono?". Questa domanda nasce dall'errata convinzione che l'uomo non sia un animale, e che aiutare gli animali e aiutare gli uomini siano due cose distinte, se non addirittura contrapposte. In realtà esistono decine di milioni di specie, e noi uomini rappresentiamo una sola di queste. Abbiamo formulato pensieri, religioni, sistemi legali che conferiscono solo a noi il diritto alla vita, e usiamo questi sistemi creati da noi stessi per giustificare le nostre azioni.

Un atteggiamento più rispettoso degli altri esseri viventi ci spinge a non ragionare in termini di 'uomini' e 'animali' ma di singoli esseri viventi. In quest'ottica aiutare gli animali non è un'alternativa ad aiutare gli uomini; chi aiuta gli animali li aiuta tutti: cani, gatti, balene, uomini, foche..

A noi non importa quale sia il colore della pelle di una persona, o a quale religione appartenga, pensiamo che tutti abbiano diritto alla vita, e che si debbano aiutare le persone che ne hanno più bisogno. Allo stesso modo non ci interessa a quale specie appartenga un essere vivente: pensiamo che tutti abbiano lo stesso diritto alla vita.

Ovviamente la domanda può essere riproposta: 'perchè preoccuparsi degli animali in genere e non focalizzarsi sugli animali-umani visto che ne facciamo parte?'

Le risposte sono molteplici: in primo luogo, solitamente ci si dedica ad aiutare non chi è più simile a noi, ma chi ha più bisogno di aiuto (nessuno chiede 'perchè preoccuparsi delle persone che muoiono di fame in Africa, quando ci sono tanti bambini Europei che hanno bisogno di aiuto?') ed è innegabile che gli animali non umani abbiano molto più bisogno di aiuto rispetto a quelli umani. Sono molte le persone e associazioni che aiutano gli esseri umani più sfortunati, ma poche quelle che aiutano gli animali.

Inoltre aiutare gli animali non umani non significa certo non fare niente per quelli umani. Al contrario, le persone che si dedicano alla salvaguardia degli animali sono solitamente quelle più attente anche ai propri simili. E coloro che accusano di sprecare tempo per gli animali invece di dedicarlo agli esseri umani non fanno niente, nè per gli uni nè per gli altri.

Ogni anno 170 miliardi di animali vengono uccisi per la nostra alimentazione, moltissimi altri vengono uccisi per il nostro abbigliamento, per inutili e dannosi esperimenti, o per il piacere che delle persone malate provano nello sparargli in un bosco. E tutto questo viene giustificato sulla base della nostra presunta 'superiorità razziale e intellettuale'. Non è un caso se molti dei capostipiti del movimento per i diritti animali sono Ebrei che hanno vissuto simili situazioni durante l'Olocausto e che hanno paragonato il trattamento che riserviamo agli animali e le nostre pallide giustificazioni a quello che è stato fatto al loro popolo durante il Nazismo. Helmut Kaplan afferma: "I nostri nipoti un giorno ci chiederanno: <<Dov'eravate voi durante l'olocausto degli animali? Cose avete fatto contro questi terribili crimini?>> Non saremo in grado di offire la stessa scusa per la seconda volta, che non sapevamo." E voi cosa rispondereta ai vostri nipoti? Che non sapevate che il cibo che è nel vostro piatto una volta camminava, correva, nuotava, o volava? Che non sapevate che la pelle della vostra cintura una volta era un essere vivente come voi?

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